La vita può metterci di fronte a momenti di profonda tristezza e stanchezza, ma quando questa sensazione diventa un peso costante, quando ci svegliamo nel buio della notte con l’anima afflitta da un senso di vuoto, è importante ascoltare il nostro cuore e chiedere aiuto.
La tristezza passeggera, legata a eventi spiacevoli, può confondersi con la depressione. Entrambe portano con sé lacrime, isolamento e un senso di distacco dalla vita normale. Ma c’è una differenza cruciale: chi è triste sa spesso il motivo della propria sofferenza, mentre chi è depresso si trova in un labirinto di emozioni senza via d’uscita.
La depressione è una sfida seria che influisce profondamente sul modo in cui pensiamo, sentiamo e agiamo. Può rendere difficile svolgere le attività quotidiane, come dormire, mangiare e lavorare. Riconoscerla è il primo passo verso la guarigione, ma spesso le persone convivono con questo peso per anni senza cercare aiuto.
I sintomi possono variare, ma spesso includono: mancanza di energia, umore nero, sensi di colpa, perdita di interesse per le attività che prima ci appassionavano, cambiamenti nel sonno e nell’alimentazione, e pensieri ricorrenti di morte o suicidio.
Senza citare i diversi tipi di depressione elencati nel DSM-V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), possiamo dire che il disturbo depressivo è problema comune, ma serio, che ha un forte impatto nel modo in cui la persona pensa, sente e si comporta. Può ripercuotersi nelle attività quotidiane come il sonno, l’alimentazione e il lavoro. Per arrivare a una diagnosi di depressione i sintomi devono essere presenti quasi giornalmente per almeno due settimane. Il disturbo è pervasivo e pregiudica in modo significativo le interazioni sociali e relazionali, nonché le prestazioni lavorative della persona. Riconoscerlo in fase iniziale è estremamente importante poiché quanto più rapida è la diagnosi, migliore è la prognosi di guarigione. Spesso le persone convivono con questo disturbo per anni arrivando da uno specialista due o più anni dopo il suo esordio.
La tristezza passeggera (a seguito di un evento spiacevole) e la depressione presentano delle somiglianze superficiali. Spesso, in entrambi i casi, chi ne soffre piange, si isola, si sente apatico e alienato dalla sua vita normale.
Ma vi è una differenza importante tra la persona triste e depressa: la persona triste conosce la causa della propria sofferenza, è capace di indicare gli eventi che l’hanno fatta sprofondare nella tristezza; la persona depressa, al contrario, non sa dire esattamente cosa la deprime.
La depressione è trattabile con una combinazione di terapie psicologiche e farmacologiche. Insieme possiamo lavorare per affrontare questa battaglia, per ritrovare la luce nel tunnel.
Ti invito a non arrenderti, a contattarmi se ti riconosci in queste parole. Insieme possiamo iniziare il percorso verso il benessere e la serenità che meriti.