L’EMDR, acronimo di Eye Movement Desensitisation and Reprocessing, si svolge attraverso la stimolazione bilaterale dei movimenti oculari, che permette il ripristino dell’innato processo di elaborazione dell’informazione bloccato dal trauma.
È un metodo psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni.
Queste, ne testimoniano l’efficacia nel trattamento di molteplici disturbi: sindromi post traumatiche da stress conseguenti a incidenti e situazioni avverse, depressione, ansia, fobie, lutto complicato, dipendenze, dolore cronico da emicrania, dolore da arto fantasma, fibromialgia, disturbo bipolare, disturbi della condotta, disturbi alimentari, pedofilia e disturbi sessuali.
La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP, Adaptive Information Processing, cioè un modello che utilizza l’elaborazione adattiva dell’informazione per affrontare i ricordi traumatici, non elaborati, immagazzinati nel cervello.
Secondo il modello AIP, l’esperienza traumatica causa un’interruzione della normale elaborazione adattiva del ricordo, che rimane attivo e presente nella psiche. Il ricordo, tenuto in modo disfunzionale nelle reti mnemoniche, crea una condizione di rischio per l’instaurarsi di sintomi e patologie. Attraverso la riorganizzazione del ricordo con la stimolazione bilaterale si giunge ad una rielaborazione delle esperienze negative e all’integrazione di esperienze positive e adattive.
La patologia nel modello AIP è vista come ricordi non elaborati; quindi, l’elaborazione porterà a una riduzione o eliminazione della patologia. La terapia stessa dura da 50 a 60 minuti. Si svolge di solito con cadenza settimanale nello stesso luogo per una media di 12 a 24 sedute distinte in 8 fasi.
L’obiettivo dell’EMDR comportala risoluzione della sintomatologia, il rafforzamento dell’autostima, il miglioramento della comunicazione, la capacità di avere rapporti affettivi sani, la capacità di gestire emozioni/reazioni, lo sviluppo della capacità di autocontrollo e di risolvere problemi.
L’approccio EMDR può integrarsi con altri metodi terapeutici, a condizione che l’obiettivo principale rimanga la riattivazione del cervello e il ripristino del normale processo di elaborazione dell’informazione.